Cantine, luoghi di degustazione e musei dedicati al vino rappresentano nuove opportunità per i migliori architetti. I produttori, in ogni parte del mondo, si rivolgono a loro e, non di rado, le immagini delle loro opere hanno diventano le immagini stesse del vino, trasformando questi stessi spazi da luoghi appartati a oggetti architettonici sul territorio. Ma come si armonizzano queste trasformazioni, imposte dalle dinamiche del mercato e dalla creatività imprenditoriale, con il fatto che il vino lo si deve o lo si dovrebbe continuare a produrre e a invecchiare senza dimenticare quanto la tradizione consiglia e insegna? Questo libro risponde a questa domanda e questa domanda ripete, anche perché chi l’ha scritto è convinto che tra architettura e vino vi sia una nascosta ma robusta analogia: ogni opera di architettura, come il vino, dovrebbe essere realizzata per invecchiare armoniosamente. Non sempre, però, così accade, ma, qualche volta, come questo libro racconta, così avviene.
Il volume documenta con immagini e disegni una selezionata serie di architetture vinicole, cantine e musei del vino realizzati, tra gli altri, da Herzog & de Meuron, Mario Botta, Santiago Calatrava, Frank O. Gehry, Steven Holl, Renzo Piano, Gilles Perrodin, Boris Pedrecca, ARCHICURA.
(“ARCHITETTRA E VINO. Nuove cantine e gusto del vino”, autore: Francesca Chiorino, Electa editore, Milano, 2007)
“Il quartiere Mussotto è in fermento e si sta tirando a lucido per l’imperdibile appuntamento di domenica 4 marzo. Sarà il giorno in cui verrà benedetta la “prima pietra” della nuova chiesa, o meglio, della lapide commemorativa dell’inizio lavori. (…) La giornata inizierà alle 10.30 nell’attuale chiesa, dedicata alla Natività di Maria Santissima, con la Messa presieduta dal vescovo Sebastiano Dho, nel corso della quale verrà benedetta la prima pietra. Alle 11.30, la comunità mussottese offrirà ai presenti un rinfresco augurale.
(…) Venerdì 2 marzo, alle 20.45, all’interno del momento di preghiera inserito nel cammino quaresimale, lo studio ARCHICURA, progettisti del nuovo edificio, illustrerà con un filmato la nuova chiesa, i criteri architettonici, biblici ed esistenziali che l’hanno ispirata”.
(estratto dalla gazzetta d’Alba, 27/02/2007, n. 9)
Nei prossimi giorni, la Cascina Adelaide di Amabile Drocco, vedrà definitivamente il suo ergersi in “superficie” con la conclusione definitiva del progetto architettonico, del cantiere e, finalmente, si brinderà alla sua inaugurazione. Il progetto portato avanti nei minimi dettagli da ARCHICURA è in primo luogo un invito al futuro supportato da un’architettura di forte suggestione, forgiata nella terra come un’opera d’arte, dolcemente addossata ed in stretto contatto con le colline ammantate di vigneti. Il progetto articolato e complesso, rivela però, che l’oggetto-cantina non è solo architettura, ma è un dialogo con la tradizione, con il paesaggio, con l’arte, con il futuro ma soprattutto con il lavoro, quello duro e nascosto che trasforma l’uva in vino sublime.